I principi enunciati dalla Corte di Giustizia europea nelle sentenze dell’8 aprile 2014 (Digital Rights Ireland Ldt) e del 21 dicembre 2016 (Tele2 Sverige AB) non riguardano lo Stato italiano, essendosi lo stesso dotato di una specifica regolamentazione dell’accesso e della conservazione dei dati. L’art. 132 d.lgs n. 196/2003 prescrive infatti che i dati di traffico telefonico e telematico siano conservati dai fornitori dei relativi servizi, per finalità di accertamento e di repressione dei reati, entro scadenze predeterminate e diversificate; il pubblico ministero può acquisirli presso il fornitore con decreto motivato, d’ufficio o su istanza.
The principles enunciated by the European Court of Justice in the judgments of April 8, 2014 (Digital Rights Ireland Ldt) and of December 21, 2016 (Tele2 Sverige AB) do not concern the Italian State, since it has provided a specific regulation of access and conservation of data. Article 132 d.lgs. n. 196/2003 requires indeed that traffic and telematic data have to be kept by the providers of the relative services, for purposes of inspection and repression of crimes, within predetermined and diversified deadlines; the public prosecutor can acquire them from the supplier with a justified decree, either ex officio or upon request.
I termini di conservazione previsti dall’art. 132 codice privacy (non modificati dal D.lgs. n. 101/2018) sono di: ventiquattro mesi per i dati relativi al traffico telefonico; dodici mesi per i dati relativi al traffico telematico; 30 giorni per i dati relativi alle chiamate senza risposta.
SI segnala tuttavia che il D.lgs. n. 101/2018 ha introdotto il comma 5 bis, secondo il quale è fatta salva la disciplina di cui all’articolo 24 della legge 20 novembre 2017, n. 167, in materia di lotta al terrorismo, la quale (in combinato disposto con l’art. 24 L. n. 167/2017) prevede che il termine di conservazione dei dati di traffico telefonico e telematico nonchè dei dati relativi alle chiamate senza risposta, per le finalità dell’accertamento e della repressione dei reati di cui agli artt. 51 c. 3 quater e 407 c. 2 lett. a) c.p.p., sia di settantadue mesi.