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Legge 17 luglio 2020, n. 77, di conversione, con modificazione, del decreto-legge 19 maggio 2020 n. 24, c.d. Decreto Rilancio

È stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 18 luglio 2020 n. 180 la legge 17 luglio 2020, n. 77, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 19 maggio 2020 n. 24, c.d. Decreto Rilancio, recante misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19

In particolare, è stata confermata la disposizione dell’art. 7 del decreto, che prevede la possibilità per il Ministero della Salute di trattare dati personali anche relativi alla salute degli assistiti, raccolti nei sistemi informativi del Servizio sanitario nazionale, per lo sviluppo di metodologie predittive dell’evoluzione del fabbisogno di salute della popolazione. È stato invece introdotto un nuovo art. 195-bis, ai sensi del quale l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, su istanza dei titolari dei diritti, può ordinare ai fornitori di servizi della società dell’informazione che utilizzano risorse nazionali di numerazione, di porre fine alle violazioni del diritto d’autore e dei diritti connessi, obbligo accompagnato da sanzione amministrativa pecuniaria per l’inottemperanza. Infine, è stato introdotto anche l’art. 263-bis, il quale introduce il comma 3-bis all’art. 27 del codice del consumo, in forza del quale l’Autorità garante della concorrenza e del mercato può ordinare, anche in via cautelare, ai fornitori di servizi di connettività alle reti internet, ai gestori di altre reti telematiche o di telecomunicazione, nonché agli operatori che in relazione ad esse forniscono servizi telematici o di telecomunicazione, la rimozione di iniziative o attività destinate ai consumatori italiani che integrano gli estremi di una pratica commerciale scorretta. In caso di inottemperanza è prevista l’applicazione di una sanzione amministrativa.

Law no. 77 of 17 July 2020, converting, with amendments, Decree-Law no. 24 of 19 May 2020, the so-called Relaunch Decree, containing urgent measures on health, support for work and the economy, as well as social policies connected with the epidemiological emergency by COVID-19, entered into force. It provides new provisions about the possibility for the Ministry of Health to process personal data also related to the health of patients, the power of the Italian Communications Guarantee Authority to order to  information society service providers that use national numbering resources to stop infringements of copyright and related rights and the new power of the Italian Competition and Market Authority to order, also as a precautionary measure, to providers of connectivity services to internet networks to remove initiatives or activities aimed at Italian consumers that integrate the extremes of an unlawful commercial practice.

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tarantino@studiopicotti.com

Simone Tarantino

Dottore magistrale in Giurisprudenza con laurea conseguita presso l’Università degli Studi di Verona, discutendo una tesi in diritto penale applicato alle nuove tecnologie ed all’Intelligenza artificiale, intitolata: “Nuovi profili di responsabilità penale per l’uso di sistemi di intelligenza artificiale: il paradigma della circolazione stradale”, approfondita anche in un articolo in fase di pubblicazione.

Dal novembre 2022 è praticante avvocato presso il Foro di Verona, abilitato al patrocinio sostitutivo dal settembre 2023, si occupa prevalentemente di diritto penale.

rosamaria.vadala@univr.it

Rosa Maria Vadalà

Ricercatrice in diritto penale presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Verona con incarichi di docenza nei corsi d’insegnamento “Diritto penale dell’impresa e del mercato”, “Diritto penale comparato” e “Cybercrime”. Sempre presso la stessa Università ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in “Diritto ed Economia dell’Impresa. Discipline interne ed internazionali” ed è stata altresì assegnista di ricerca sul tema “Nuove tecnologie e reati in materia economicofinanziaria: dal cyberlaundering alle frodi negli strumenti di pagamento elettronici e nell’accesso del credito”, del Centro IUSTec del Dipartimento di Scienze Giuridiche.

Da Gennaio 2013 a Dicembre 2021 è stato, inoltre, Avvocato iscritto all’Ordine degli Avvocati di Verona.

Ha trascorsi periodi di ricerca presso il Max Planck Institute for the Study of Crime, Security and Law e il centro Crimina dell’Università Miguel Hernandez di Elche. È autrice della monografia “La tutela penale della sicurezza degli scambi economici digitali” (ebook-cod. ISBN 9788899957025) e di numerosi saggi ed interventi convegnistici su vari temi relativi alla criminalità economica ed informatica, con attenzione particolare alla Software Security, alle sfide sollevate dalle nuove tecnologie, quali Blockchain, IoT e IoE, e dall’Intelligenza Artificiale implementata nei contesti della sicurezza e mobilità urbana. Per informazioni più complete si rimanda alla seguente pagina istituzionale:

https://www.dsg.univr.it/?ent=persona&id=8384&lang=it#tab-presentazione

marco.mattia@univr.it

Marco Mattia

Dott. Marco Mattia, dottorando in diritto penale presso l’Università di Verona sul tema di ricerca dei risvolti penalistici sottesi alla disinformazione digitale e al fenomeno della diffusione di fake news in rete. Autore di diverse pubblicazioni e interventi sulle seguenti tematiche: causalità, teorie dell’imputazione e interazioni psichiche nel diritto penale; reati contro la persona; rapporti tra diritto penale e nuove tecnologie; settarismi digitali e condizionamenti psichici nel cyberspace.

Dottorando di ricerca in diritto penale in presso l’Università di Verona, con progetto di ricerca dal titolo: «La rilevanza dei fattori psico-emotivi all'interno del moderno sistema dell'imputazione penale, con riferimento alle recenti questioni poste dalle Intelligenze Artificiali. Una nuova prospettiva meta-teorica del diritto penale?». Già collaboratore e cultore della materia presso le cattedre di diritto penale dell’Università del Salento e dell’Università di Bergamo. Autore di diverse pubblicazioni di diritto penale sui seguenti temi di ricerca: causalità, teorie dell’imputazione e interazioni psichiche nel diritto penale; reati contro la persona; rapporti tra diritto penale e nuove tecnologie; risvolti penali della disinformazione digitale e del discorso d’odio. Ha conseguito l’abilitazione all’esercizio della professione forense nell’ottobre 2022. Per il curriculum completo si rimanda al sito istituzionale dell’Università di Verona.

alice.baccin@univr.it

Alice Baccin

Dottoranda di ricerca in diritto penale presso l’Università di Verona con un progetto di tesi intitolato «Algoritmizzazione dei mercati finanziari, abusi di mercato e criteri di imputazione penale all’epoca delle strategie High-frequency trading». Dopo la laurea in giurisprudenza presso l’Università di Padova nel 2019, ha avviato la propria collaborazione in qualità di cultrice della materia per le cattedre di Diritto Penale 2, Diritto Penale Commerciale e Diritto Penale, Robotica e intelligenza artificiale presso la medesima Università, prima di intraprendere il percorso dottorale nel 2021. Svolge altresì la professione di avvocato presso il Foro di Milano occupandosi principalmente di diritto penale d’impresa. Nell’ambito del percorso di dottorato ha trascorso un soggiorno all’estero in qualità di Visiting Research Student presso il King’s College di Londra.

I suoi interessi di ricerca si concentrano, in prevalenza, sul diritto penale dell’economia e sul rapporto tra sviluppo tecnologico e criminalità d’impresa.

Per l’elenco delle pubblicazioni si rinvia al sito istituzionale dell’Università di Verona: https://www.dsg.univr.it/?ent=persona&id=71503

beatrice.panattoni@univr.it

Beatrice Panattoni

È attualmente assegnista di ricerca in diritto penale presso l’Università di Verona. Ha conseguito il dottorato di ricerca e il titolo di Doctor Europaeus in scienze giuridiche europee ed internazionali a luglio 2022 presso la stessa Università. Membro dei Young Penalists dell’Association International de Droit Pénal (AIDP), nell’ambito della quale ha partecipato a diversi lavori. Negli anni ha svolto diversi periodi di ricerca all’estero, presso l’Università di Freiburg im Breisgau, Germania, e presso il Max Planck Institute for the Study of Crime, Security and Law. Le linee della sua ricerca si concentrano sull’intersezione tra il diritto penale e le sfide aperte dalla rivoluzione digitale. È co-curatrice assieme al prof. Lorenzo Picotti del fascicolo monografico n. 1/2023 della Revue Internationale de Droit Pénal su “Traditional Criminal Law Categories and AI: Crisis or Palingenesis?”. È autrice di diversi saggi scientifici dedicati allo studio dei rapporti tra diritto penale e tecnologie digitali, in specie inerenti alla responsabilità penale delle piattaforme online, ai profili penali legati all’Intelligenza Artificiale, nonché alle aggressioni sessuali realizzate in rete. Per i prodotti della ricerca si rimanda al sito istituzionale.

tarantino@studiopicotti.com

Simone Tarantino

Dottore magistrale in Giurisprudenza con laurea conseguita presso l’Università degli Studi di Verona, discutendo una tesi in diritto penale applicato alle nuove tecnologie ed all’Intelligenza artificiale, intitolata: “Nuovi profili di responsabilità penale per l’uso di sistemi di intelligenza artificiale: il paradigma della circolazione stradale”, approfondita anche in un articolo in fase di pubblicazione.

Dal novembre 2022 è praticante avvocato presso il Foro di Verona, abilitato al patrocinio sostitutivo dal settembre 2023, si occupa prevalentemente di diritto penale.

rosamaria.vadala@univr.it

Rosa Maria Vadalà

Ricercatrice in diritto penale presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Verona con incarichi di docenza nei corsi d’insegnamento “Diritto penale dell’impresa e del mercato”, “Diritto penale comparato” e “Cybercrime”. Sempre presso la stessa Università ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in “Diritto ed Economia dell’Impresa. Discipline interne ed internazionali” ed è stata altresì assegnista di ricerca sul tema “Nuove tecnologie e reati in materia economicofinanziaria: dal cyberlaundering alle frodi negli strumenti di pagamento elettronici e nell’accesso del credito”, del Centro IUSTec del Dipartimento di Scienze Giuridiche.

Da Gennaio 2013 a Dicembre 2021 è stato, inoltre, Avvocato iscritto all’Ordine degli Avvocati di Verona.

Ha trascorsi periodi di ricerca presso il Max Planck Institute for the Study of Crime, Security and Law e il centro Crimina dell’Università Miguel Hernandez di Elche. È autrice della monografia “La tutela penale della sicurezza degli scambi economici digitali” (ebook-cod. ISBN 9788899957025) e di numerosi saggi ed interventi convegnistici su vari temi relativi alla criminalità economica ed informatica, con attenzione particolare alla Software Security, alle sfide sollevate dalle nuove tecnologie, quali Blockchain, IoT e IoE, e dall’Intelligenza Artificiale implementata nei contesti della sicurezza e mobilità urbana. Per informazioni più complete si rimanda alla seguente pagina istituzionale:

https://www.dsg.univr.it/?ent=persona&id=8384&lang=it#tab-presentazione

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Marco Mattia

Dott. Marco Mattia, dottorando in diritto penale presso l’Università di Verona sul tema di ricerca dei risvolti penalistici sottesi alla disinformazione digitale e al fenomeno della diffusione di fake news in rete. Autore di diverse pubblicazioni e interventi sulle seguenti tematiche: causalità, teorie dell’imputazione e interazioni psichiche nel diritto penale; reati contro la persona; rapporti tra diritto penale e nuove tecnologie; settarismi digitali e condizionamenti psichici nel cyberspace.

Dottorando di ricerca in diritto penale in presso l’Università di Verona, con progetto di ricerca dal titolo: «La rilevanza dei fattori psico-emotivi all'interno del moderno sistema dell'imputazione penale, con riferimento alle recenti questioni poste dalle Intelligenze Artificiali. Una nuova prospettiva meta-teorica del diritto penale?». Già collaboratore e cultore della materia presso le cattedre di diritto penale dell’Università del Salento e dell’Università di Bergamo. Autore di diverse pubblicazioni di diritto penale sui seguenti temi di ricerca: causalità, teorie dell’imputazione e interazioni psichiche nel diritto penale; reati contro la persona; rapporti tra diritto penale e nuove tecnologie; risvolti penali della disinformazione digitale e del discorso d’odio. Ha conseguito l’abilitazione all’esercizio della professione forense nell’ottobre 2022. Per il curriculum completo si rimanda al sito istituzionale dell’Università di Verona.

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Alice Baccin

Dottoranda di ricerca in diritto penale presso l’Università di Verona con un progetto di tesi intitolato «Algoritmizzazione dei mercati finanziari, abusi di mercato e criteri di imputazione penale all’epoca delle strategie High-frequency trading». Dopo la laurea in giurisprudenza presso l’Università di Padova nel 2019, ha avviato la propria collaborazione in qualità di cultrice della materia per le cattedre di Diritto Penale 2, Diritto Penale Commerciale e Diritto Penale, Robotica e intelligenza artificiale presso la medesima Università, prima di intraprendere il percorso dottorale nel 2021. Svolge altresì la professione di avvocato presso il Foro di Milano occupandosi principalmente di diritto penale d’impresa. Nell’ambito del percorso di dottorato ha trascorso un soggiorno all’estero in qualità di Visiting Research Student presso il King’s College di Londra.

I suoi interessi di ricerca si concentrano, in prevalenza, sul diritto penale dell’economia e sul rapporto tra sviluppo tecnologico e criminalità d’impresa.

Per l’elenco delle pubblicazioni si rinvia al sito istituzionale dell’Università di Verona: https://www.dsg.univr.it/?ent=persona&id=71503

beatrice.panattoni@univr.it

Beatrice Panattoni

È attualmente assegnista di ricerca in diritto penale presso l’Università di Verona. Ha conseguito il dottorato di ricerca e il titolo di Doctor Europaeus in scienze giuridiche europee ed internazionali a luglio 2022 presso la stessa Università. Membro dei Young Penalists dell’Association International de Droit Pénal (AIDP), nell’ambito della quale ha partecipato a diversi lavori. Negli anni ha svolto diversi periodi di ricerca all’estero, presso l’Università di Freiburg im Breisgau, Germania, e presso il Max Planck Institute for the Study of Crime, Security and Law. Le linee della sua ricerca si concentrano sull’intersezione tra il diritto penale e le sfide aperte dalla rivoluzione digitale. È co-curatrice assieme al prof. Lorenzo Picotti del fascicolo monografico n. 1/2023 della Revue Internationale de Droit Pénal su “Traditional Criminal Law Categories and AI: Crisis or Palingenesis?”. È autrice di diversi saggi scientifici dedicati allo studio dei rapporti tra diritto penale e tecnologie digitali, in specie inerenti alla responsabilità penale delle piattaforme online, ai profili penali legati all’Intelligenza Artificiale, nonché alle aggressioni sessuali realizzate in rete. Per i prodotti della ricerca si rimanda al sito istituzionale.