Nell’ottica di massima protezione dei minori assunta anche in sede sovranazionale (con la Direttiva europea 2011/93/UE e la Convenzione di Lanzarote del Consiglio d’Europa del 25.10.2007), la nozione di “materiale pedoponografico” ex art. 600 ter u.c. c.p. non limita la rilevanza penale alle sole rappresentazioni di organi genitali di soggetti infradiciottenni, ma include anche gli organi sessuali “secondari”, quali il seno ed i glutei. Una diversa interpretrazione non troverebbe riscontro né nel dato testuale della disposizione richiamata (la quale utilizza il termine “organi sessuali” e non “organi genitali”), né nella giurisprudenza formatasi in materia di violenza sessuale ex art. 609 bis ss. c.p., secondo la quale possono costituire un’indebita intrusione fisica nella sfera sessuale altrui non solo le azioni aventi ad oggetto le zone genitali della vittima, ma anche quelle aventi ad oggetto zone ritenute “erogene”.
Considering the perspective of maximum protection of minors adopted by European sources (the European Directive 2011/93/EU and the Lanzarote Convention of the Council of Europe of 25.10.2007), the notion of “child pornography material” pursuant to Article 600 ter of the Criminal Code, does not limit the criminal relevance only to representations of genital organs of individuals under the age of 18, but includes also representations of “secondary” sexual organs, such as breast and gluteus. A different interpretation would be consistent neither with the textual meaning of the above-mentioned article (which uses the term “sexual organs” and not “genital organs”), nor with the case law on the offence of sexual violence pursuant to art. 609 bis ff. Criminal Code, according to which not only the actions involving the victim’s genital areas, but also those involving the “erogenous” areas of the victim may constitute an undue physical intrusion into his sexual sphere.