Il Presidente degli Stati Uniti, il 28 maggio 2020, ha emesso un ordine esecutivo sulla “prevenzione della censura online”, che affronta la questione dell’immunità da responsabilità garantita alle piattaforme online dalla Sezione 230(c) del Communication Decency Act (47 U.S.C. § 230).
Nato nell’ambito del delicato contrasto tra tutela del diritto alla libertà di manifestazione del pensiero online e azioni di rimozione dei contenuti illeciti da parte dei gestori dei grandi social media, questo provvedimento chiede alla Federal Communications Commission di elaborare una proposta di regolamentazione che chiarisca lo scopo e il contenuto interpretativo del regime di immunità disciplinato dalla summenzionata Sezione.
Seppur la forma e il contenuto del provvedimento del Presidente sia discutibile sotto diversi punti di vista (sia per la decisa valenza politica sia per gli interventi modificativi auspicati, che potrebbero portare ad una generica disincentivazione alla rimozione di contenuti illeciti, azione che la stessa Sezione 230 mira invece a tutelare), esso rappresenta l’occasione per riportare l’attenzione al complesso tema della content moderation e del regime di responsabilità dei c.d. “signori del web”, che si rivela bisognoso di essere aggiornato, soprattutto da parte della legislazione statunitense, ad esempio attraverso strumenti di soft law come quelli adottati già dall’Unione Europea (come il codice di condotta contro l’hate speech) nonché attraverso interventi in materia di anti-trust.
The President of the United States, on May 28, 2020, issued an executive order on “prevention of online censorship” which addresses the subject of immunity from liability granted to online platforms by Section 230(c) of the Communication Decency Act (47 U.S.C. § 230). Born within the delicate contrast between the protection of the right to freedom of expression of online thought and actions of removal of unlawful content by managers of social media, with this measure the Federal Communications Commission is requested to elaborate a regulatory proposal that clarifies the purpose and the interpretative content of the immunity regime provided by the mentioned Section.
Although the form and content of the President’s order are questionable from several points of view (both because of its strong political value and because of the suggested modifications, which could lead to a general disincentive to the removal of illegal content, an action that Section 230 itself aims to protect), it represents an opportunity to bring attention back to the complex issue of content moderation and the liability regime of the big tech company, which is in need of updating, especially by U.S. legislation, for example through soft law instruments such as those already adopted by the European Union (e.g. the code of conduct against hate speech) and anti-trust measures.