Cerca

Nome dell'autore: Lorenzo Picotti

Linee Guida dell’European Data Protection Board sulla protezione dei dati by design e by default e l’istituzione di un Coordinated Enforcement Framework

Sono state adottate (e di prossima pubblicazione) dall’EDPB le linee guida sulla protezione dei dati by design e by default, le quali si concentrano sull’obbligo della protezione dei dati by design e by default per come previsto dall’art. 25 GDPR, obbligo che si sostanzia nell’effettiva attuazione dei principi di protezione dei dati e dei diritti […]

Linee Guida dell’European Data Protection Board sulla protezione dei dati by design e by default e l’istituzione di un Coordinated Enforcement Framework Leggi tutto »

Linee guida dell’European Data Protection Board sull’interpretazione di alcuni aspetti della disciplina europea in materia di protezione dei dati personali

Sono state adottate e aggiornate le linee guida dell’European Data Protection Board sull’interpretazione di alcuni aspetti della normativa europea in materia di protezione dei dati personali. Il 7 luglio 2020 sono state aggiornate le linee guida sulla disciplina relativa al diritto alla cancellazione di cui all’art. 17 del Regolamento europeo per la protezione dei dati

Linee guida dell’European Data Protection Board sull’interpretazione di alcuni aspetti della disciplina europea in materia di protezione dei dati personali Leggi tutto »

Corte di giustizia dell’Unione Europea, sentenza del 16 luglio 2020, Facebook Ireland e Schrems, C-311/18

Questa pronuncia trae origine dalla denuncia formulata dal sig. Schrems, cittadino austriaco iscritto alla piattaforma social Facebook, con la quale chiedeva all’autorità nazionale irlandese di vietare a Facebook Ireland di trasferire i suoi dati personali verso gli Stati Uniti (alla Facebook Inc.), sostenendo che il diritto e le prassi vigenti in tale paese non offrivano

Corte di giustizia dell’Unione Europea, sentenza del 16 luglio 2020, Facebook Ireland e Schrems, C-311/18 Leggi tutto »

Rapporto di valutazione della Commissione europea sul Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali (GDPR)

A due anni dalla sua entrata in vigore, è stato pubblicato in data 24.6.2020, a cura della Commissione europea, un rapporto di valutazione sul Regolamento UE 2016/679, c.d. GDPR, in particolare sull’applicazione e il funzionamento delle norme sul trasferimento dei dati personali verso paesi extra-UE ed organizzazioni internazionali, nonché sulle norme in materia di cooperazione.

Rapporto di valutazione della Commissione europea sul Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali (GDPR) Leggi tutto »

Provvedimento n. 54 del 26 febbraio 2020 del Garante per la protezione dei dati personali

Col provvedimento di cui sopra, il Garante della privacy ha ordinato al Comune di Como di interrompere la sperimentazione del moderno sistema di videosorveglianza con riconoscimento facciale appena installato in prossimità di un parco posizionato davanti alla stazione ferroviaria, per consentire alla sezione di Polizia Giudiziaria del comando di polizia locale di individuare persone sospette

Provvedimento n. 54 del 26 febbraio 2020 del Garante per la protezione dei dati personali Leggi tutto »

Protezione dei dati personali e processo penale.

Lettera del presidente dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali Antonello Soro al Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede in merito alla celebrazione da remoto delle udienze penali. L’ipotesi di un processo penale “da remoto” (per come previsto dal comma 12 dell’art. 83 D.l. n. 18/2020, oltre che dai commi 12 bis, ter, quater e

Protezione dei dati personali e processo penale. Leggi tutto »

Protezione dei dati personali e contact tracing.

Comunicazione della Commissione europea “Orientamenti sulle app a sostegno della lotta alla pandemia di covid-19 relativamente alla protezione dei dati”, 2020/C 124 I/01”. Durante la fase di progressivo allentamento delle misure di contenimento, applicazioni con funzionalità finalizzate a sostenere la lotta contro il virus possono rivelarsi strumenti particolarmente importanti, purchè il loro sviluppo ed utilizzo

Protezione dei dati personali e contact tracing. Leggi tutto »

Corte di Giustizia dell’Unione europea, Grande Sezione, 24 settembre 2019, C- 507/17

Il gestore di un motore di ricerca, quando accoglie, ai sensi dell’art. 12, lett. b), e dell’art. 14, 1° co. lett. a), della direttiva 95/46, nonché dell’art. 17 § 1 del regolamento 2016/679 (GDPR), una domanda di deindicizzazione, è tenuto ad effettuare tale deindicizzazione non in tutte le versioni del suo motore di ricerca, ma

Corte di Giustizia dell’Unione europea, Grande Sezione, 24 settembre 2019, C- 507/17 Leggi tutto »

Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza 14 novembre 2019 (ud. 24 ottobre 2019), n. 46376/2019 – Pres. Lapalorcia Grazia – Rel. Gai Emanuela

Integra la fattispecie di trattamento illecito di dati personali di cui al d.lgs. n. 196 del 2003, art. 167, comma 1, anche nella sua nuova formulazione a seguito delle modifiche apportate dal d.lgs. 10 agosto 2018, n. 101, la diffusione del numero di telefono cellulare di un’altra persona, senza il suo consenso, mediante il suo

Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza 14 novembre 2019 (ud. 24 ottobre 2019), n. 46376/2019 – Pres. Lapalorcia Grazia – Rel. Gai Emanuela Leggi tutto »

Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza 17 ottobre 2019 (ud. il 28 maggio 2019), n. 42565/2019 – Pres. Fausto Izzo – Rel. De Marzo Giuseppe

Il reato di illecito trattamento dei dati personali di cui all’art. 167 del d.lgs. 30 giugno 2003, n. 196, realizzato attraverso la condotta di diffusione dei dati medesimi, ha natura di reato permanente, perché si caratterizza per la continuità dell’offesa derivante dalla persistente condotta volontaria dell’agente, il quale ha la possibilità di far cessare in

Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza 17 ottobre 2019 (ud. il 28 maggio 2019), n. 42565/2019 – Pres. Fausto Izzo – Rel. De Marzo Giuseppe Leggi tutto »

Torna in alto

Vuoi rimane sempre aggiornato quando viene pubblicato un articolo?

tarantino@studiopicotti.com

Simone Tarantino

Dottore magistrale in Giurisprudenza con laurea conseguita presso l’Università degli Studi di Verona, discutendo una tesi in diritto penale applicato alle nuove tecnologie ed all’Intelligenza artificiale, intitolata: “Nuovi profili di responsabilità penale per l’uso di sistemi di intelligenza artificiale: il paradigma della circolazione stradale”, approfondita anche in un articolo in fase di pubblicazione.

Dal novembre 2022 è praticante avvocato presso il Foro di Verona, abilitato al patrocinio sostitutivo dal settembre 2023, si occupa prevalentemente di diritto penale.

rosamaria.vadala@univr.it

Rosa Maria Vadalà

Ricercatrice in diritto penale presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Verona con incarichi di docenza nei corsi d’insegnamento “Diritto penale dell’impresa e del mercato”, “Diritto penale comparato” e “Cybercrime”. Sempre presso la stessa Università ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in “Diritto ed Economia dell’Impresa. Discipline interne ed internazionali” ed è stata altresì assegnista di ricerca sul tema “Nuove tecnologie e reati in materia economicofinanziaria: dal cyberlaundering alle frodi negli strumenti di pagamento elettronici e nell’accesso del credito”, del Centro IUSTec del Dipartimento di Scienze Giuridiche.

Da Gennaio 2013 a Dicembre 2021 è stato, inoltre, Avvocato iscritto all’Ordine degli Avvocati di Verona.

Ha trascorsi periodi di ricerca presso il Max Planck Institute for the Study of Crime, Security and Law e il centro Crimina dell’Università Miguel Hernandez di Elche. È autrice della monografia “La tutela penale della sicurezza degli scambi economici digitali” (ebook-cod. ISBN 9788899957025) e di numerosi saggi ed interventi convegnistici su vari temi relativi alla criminalità economica ed informatica, con attenzione particolare alla Software Security, alle sfide sollevate dalle nuove tecnologie, quali Blockchain, IoT e IoE, e dall’Intelligenza Artificiale implementata nei contesti della sicurezza e mobilità urbana. Per informazioni più complete si rimanda alla seguente pagina istituzionale:

https://www.dsg.univr.it/?ent=persona&id=8384&lang=it#tab-presentazione

marco.mattia@univr.it

Marco Mattia

Dott. Marco Mattia, dottorando in diritto penale presso l’Università di Verona sul tema di ricerca dei risvolti penalistici sottesi alla disinformazione digitale e al fenomeno della diffusione di fake news in rete. Autore di diverse pubblicazioni e interventi sulle seguenti tematiche: causalità, teorie dell’imputazione e interazioni psichiche nel diritto penale; reati contro la persona; rapporti tra diritto penale e nuove tecnologie; settarismi digitali e condizionamenti psichici nel cyberspace.

Dottorando di ricerca in diritto penale in presso l’Università di Verona, con progetto di ricerca dal titolo: «La rilevanza dei fattori psico-emotivi all'interno del moderno sistema dell'imputazione penale, con riferimento alle recenti questioni poste dalle Intelligenze Artificiali. Una nuova prospettiva meta-teorica del diritto penale?». Già collaboratore e cultore della materia presso le cattedre di diritto penale dell’Università del Salento e dell’Università di Bergamo. Autore di diverse pubblicazioni di diritto penale sui seguenti temi di ricerca: causalità, teorie dell’imputazione e interazioni psichiche nel diritto penale; reati contro la persona; rapporti tra diritto penale e nuove tecnologie; risvolti penali della disinformazione digitale e del discorso d’odio. Ha conseguito l’abilitazione all’esercizio della professione forense nell’ottobre 2022. Per il curriculum completo si rimanda al sito istituzionale dell’Università di Verona.

alice.baccin@univr.it

Alice Baccin

Dottoranda di ricerca in diritto penale presso l’Università di Verona con un progetto di tesi intitolato «Algoritmizzazione dei mercati finanziari, abusi di mercato e criteri di imputazione penale all’epoca delle strategie High-frequency trading». Dopo la laurea in giurisprudenza presso l’Università di Padova nel 2019, ha avviato la propria collaborazione in qualità di cultrice della materia per le cattedre di Diritto Penale 2, Diritto Penale Commerciale e Diritto Penale, Robotica e intelligenza artificiale presso la medesima Università, prima di intraprendere il percorso dottorale nel 2021. Svolge altresì la professione di avvocato presso il Foro di Milano occupandosi principalmente di diritto penale d’impresa. Nell’ambito del percorso di dottorato ha trascorso un soggiorno all’estero in qualità di Visiting Research Student presso il King’s College di Londra.

I suoi interessi di ricerca si concentrano, in prevalenza, sul diritto penale dell’economia e sul rapporto tra sviluppo tecnologico e criminalità d’impresa.

Per l’elenco delle pubblicazioni si rinvia al sito istituzionale dell’Università di Verona: https://www.dsg.univr.it/?ent=persona&id=71503

beatrice.panattoni@univr.it

Beatrice Panattoni

È attualmente assegnista di ricerca in diritto penale presso l’Università di Verona. Ha conseguito il dottorato di ricerca e il titolo di Doctor Europaeus in scienze giuridiche europee ed internazionali a luglio 2022 presso la stessa Università. Membro dei Young Penalists dell’Association International de Droit Pénal (AIDP), nell’ambito della quale ha partecipato a diversi lavori. Negli anni ha svolto diversi periodi di ricerca all’estero, presso l’Università di Freiburg im Breisgau, Germania, e presso il Max Planck Institute for the Study of Crime, Security and Law. Le linee della sua ricerca si concentrano sull’intersezione tra il diritto penale e le sfide aperte dalla rivoluzione digitale. È co-curatrice assieme al prof. Lorenzo Picotti del fascicolo monografico n. 1/2023 della Revue Internationale de Droit Pénal su “Traditional Criminal Law Categories and AI: Crisis or Palingenesis?”. È autrice di diversi saggi scientifici dedicati allo studio dei rapporti tra diritto penale e tecnologie digitali, in specie inerenti alla responsabilità penale delle piattaforme online, ai profili penali legati all’Intelligenza Artificiale, nonché alle aggressioni sessuali realizzate in rete. Per i prodotti della ricerca si rimanda al sito istituzionale.

tarantino@studiopicotti.com

Simone Tarantino

Dottore magistrale in Giurisprudenza con laurea conseguita presso l’Università degli Studi di Verona, discutendo una tesi in diritto penale applicato alle nuove tecnologie ed all’Intelligenza artificiale, intitolata: “Nuovi profili di responsabilità penale per l’uso di sistemi di intelligenza artificiale: il paradigma della circolazione stradale”, approfondita anche in un articolo in fase di pubblicazione.

Dal novembre 2022 è praticante avvocato presso il Foro di Verona, abilitato al patrocinio sostitutivo dal settembre 2023, si occupa prevalentemente di diritto penale.

rosamaria.vadala@univr.it

Rosa Maria Vadalà

Ricercatrice in diritto penale presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Verona con incarichi di docenza nei corsi d’insegnamento “Diritto penale dell’impresa e del mercato”, “Diritto penale comparato” e “Cybercrime”. Sempre presso la stessa Università ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in “Diritto ed Economia dell’Impresa. Discipline interne ed internazionali” ed è stata altresì assegnista di ricerca sul tema “Nuove tecnologie e reati in materia economicofinanziaria: dal cyberlaundering alle frodi negli strumenti di pagamento elettronici e nell’accesso del credito”, del Centro IUSTec del Dipartimento di Scienze Giuridiche.

Da Gennaio 2013 a Dicembre 2021 è stato, inoltre, Avvocato iscritto all’Ordine degli Avvocati di Verona.

Ha trascorsi periodi di ricerca presso il Max Planck Institute for the Study of Crime, Security and Law e il centro Crimina dell’Università Miguel Hernandez di Elche. È autrice della monografia “La tutela penale della sicurezza degli scambi economici digitali” (ebook-cod. ISBN 9788899957025) e di numerosi saggi ed interventi convegnistici su vari temi relativi alla criminalità economica ed informatica, con attenzione particolare alla Software Security, alle sfide sollevate dalle nuove tecnologie, quali Blockchain, IoT e IoE, e dall’Intelligenza Artificiale implementata nei contesti della sicurezza e mobilità urbana. Per informazioni più complete si rimanda alla seguente pagina istituzionale:

https://www.dsg.univr.it/?ent=persona&id=8384&lang=it#tab-presentazione

marco.mattia@univr.it

Marco Mattia

Dott. Marco Mattia, dottorando in diritto penale presso l’Università di Verona sul tema di ricerca dei risvolti penalistici sottesi alla disinformazione digitale e al fenomeno della diffusione di fake news in rete. Autore di diverse pubblicazioni e interventi sulle seguenti tematiche: causalità, teorie dell’imputazione e interazioni psichiche nel diritto penale; reati contro la persona; rapporti tra diritto penale e nuove tecnologie; settarismi digitali e condizionamenti psichici nel cyberspace.

Dottorando di ricerca in diritto penale in presso l’Università di Verona, con progetto di ricerca dal titolo: «La rilevanza dei fattori psico-emotivi all'interno del moderno sistema dell'imputazione penale, con riferimento alle recenti questioni poste dalle Intelligenze Artificiali. Una nuova prospettiva meta-teorica del diritto penale?». Già collaboratore e cultore della materia presso le cattedre di diritto penale dell’Università del Salento e dell’Università di Bergamo. Autore di diverse pubblicazioni di diritto penale sui seguenti temi di ricerca: causalità, teorie dell’imputazione e interazioni psichiche nel diritto penale; reati contro la persona; rapporti tra diritto penale e nuove tecnologie; risvolti penali della disinformazione digitale e del discorso d’odio. Ha conseguito l’abilitazione all’esercizio della professione forense nell’ottobre 2022. Per il curriculum completo si rimanda al sito istituzionale dell’Università di Verona.

alice.baccin@univr.it

Alice Baccin

Dottoranda di ricerca in diritto penale presso l’Università di Verona con un progetto di tesi intitolato «Algoritmizzazione dei mercati finanziari, abusi di mercato e criteri di imputazione penale all’epoca delle strategie High-frequency trading». Dopo la laurea in giurisprudenza presso l’Università di Padova nel 2019, ha avviato la propria collaborazione in qualità di cultrice della materia per le cattedre di Diritto Penale 2, Diritto Penale Commerciale e Diritto Penale, Robotica e intelligenza artificiale presso la medesima Università, prima di intraprendere il percorso dottorale nel 2021. Svolge altresì la professione di avvocato presso il Foro di Milano occupandosi principalmente di diritto penale d’impresa. Nell’ambito del percorso di dottorato ha trascorso un soggiorno all’estero in qualità di Visiting Research Student presso il King’s College di Londra.

I suoi interessi di ricerca si concentrano, in prevalenza, sul diritto penale dell’economia e sul rapporto tra sviluppo tecnologico e criminalità d’impresa.

Per l’elenco delle pubblicazioni si rinvia al sito istituzionale dell’Università di Verona: https://www.dsg.univr.it/?ent=persona&id=71503

beatrice.panattoni@univr.it

Beatrice Panattoni

È attualmente assegnista di ricerca in diritto penale presso l’Università di Verona. Ha conseguito il dottorato di ricerca e il titolo di Doctor Europaeus in scienze giuridiche europee ed internazionali a luglio 2022 presso la stessa Università. Membro dei Young Penalists dell’Association International de Droit Pénal (AIDP), nell’ambito della quale ha partecipato a diversi lavori. Negli anni ha svolto diversi periodi di ricerca all’estero, presso l’Università di Freiburg im Breisgau, Germania, e presso il Max Planck Institute for the Study of Crime, Security and Law. Le linee della sua ricerca si concentrano sull’intersezione tra il diritto penale e le sfide aperte dalla rivoluzione digitale. È co-curatrice assieme al prof. Lorenzo Picotti del fascicolo monografico n. 1/2023 della Revue Internationale de Droit Pénal su “Traditional Criminal Law Categories and AI: Crisis or Palingenesis?”. È autrice di diversi saggi scientifici dedicati allo studio dei rapporti tra diritto penale e tecnologie digitali, in specie inerenti alla responsabilità penale delle piattaforme online, ai profili penali legati all’Intelligenza Artificiale, nonché alle aggressioni sessuali realizzate in rete. Per i prodotti della ricerca si rimanda al sito istituzionale.